I datori di lavoro domestico che alla fine di questa estate hanno pagato il contributo forfetario di 500 euro per aderire alla procedura di emersione da lavoro nero dei propri collaboratori irregolari (quali colf o badanti) e che poi – per qualche motivo (per esempio, perché avevano dei dubbi relativi all’entità del proprio reddito oppure sull’idoneità alloggiativa del dipendente) – non hanno presentato l’istanza, adesso hanno una possibilità in più. Lo comunica Assindatcolf, Associazione dei datori di lavoro domestico, aderente a Confedilizia.

 Il Ministero dell’interno, infatti, cui sono arrivate specifiche segnalazioni di casi per i quali – pur essendo stato pagato con modulo “F24” il contributo forfetario – non sono poi state inviate le relative istanze, ha da ultimo precisato (con circolare n. 7602) che i datori di lavoro interessati possono ancora completare, entro il prossimo 31 dicembre, la procedura di emersione.

 

 Il Ministero – rileva Assindatcolf – ha specificato che “saranno acquisite al sistema informatico soltanto le domande di emersione i cui dati corrispondono a quelli contenuti nel modello “F24” di pagamento del contributo forfetario, già in possesso” del competente Dipartimento ministeriale. E’ bene, quindi, che gli interessati verifichino la situazione della propria pratica presso gli sportelli territoriali di Assindatcolf, dove avranno tutti i chiarimenti in merito.

 

 Ogni informazione, anche relativa agli indirizzi delle Sezioni territoriali di Assindatcolf, è reperibile telefonando al numero verde 800.162.261.

 

 

Roma, 4 dicembre 2009

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