Diciotto mesi di lavoro, con il coinvolgimento diretto di associazioni del settore, del mondo accademico e della società civile, per gettare le basi che serviranno a redigere il documento che in futuro non molto lontano potrà orientare politiche mirate per strutturare il lavoro domestico a livello europeo. Il documento, Libro bianco europeo del lavoro domestico, dovrebbe vedere la luce nei primi mesi del 2019 ma alcuni dei suoi contenuti sono stati anticipati lo scorso 6 settembre presso il Parlamento Europeo, nel corso di un incontro informale con 40 deputati.

Partendo dai numeri, 20 milioni di potenziali posti di lavoro regolari a livello europeo entro il 2020, il Libro Bianco a cui si sta lavorando punta a creare nuova fondamenta per un’Europa più vicina alle esigenze dei cittadini, affinché tutti possano conciliare le esigenze della vita e quelle del lavoro (assistenza all’infanzia, lavoro di famiglia, assistente alla vita familiare), senza dimenticare i diritti dei lavoratori impegnati nel settore.

Qui l’intervista all’europarlamentare del PPE Elisabeth Morin-Chartier, membro della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali al Parlamento Europeo e a Marie-Béatrice Levaux, presidente di Effe.

Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

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